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Amore e sessualità: la psicologia del desiderio

Foto di Matt Bignon da Pexels

Desiderio, Amore e Sessualità

Questi tre elementi sono il cuore attorno ai quali gravita la psicoanalisi.

Perché?

Perché sono quei fattori che mettono costantemente in crisi il soggetto contemporaneo. Occorre fare una piccola premessa per valorizzare al meglio ognuno di questi tre elementi per dare loro la giusta posizione nel nostro discorso:

  • Il desiderio lo possiamo pensare come il motore, la spinta che porta un soggetto alla ricerca di quel posto speciale ed unico nel mondo, che in qualche maniera possa appagarlo.

    Lacan, psicoanalista francese, sintetizza la definizione del desiderio in questo modo: ‘’il desiderio dell’uomo è desiderio dell’Altro’’.

    Cosa significa?

    Significa che il desiderio del soggetto è sempre quello di essere l’oggetto desiderato dall’Altro. Possiamo già notare come l’amore è una delle possibili mete del desiderio;

  • L’amore è il grande enigma della vita.

    Nessuno è mai riuscito, e mai probabilmente nessuno ci riuscirà, a dare una definizione univoca dell’amore, una soluzione che possa andare bene per tutti.

    Amare ed essere amati sono eventi che incontrano l’esperienza individuale.

    Freud, in una delle sue più celebri massime definisce l’amore come ‘’il passo più vicino alla psicosi’’ in quanto tutta la libido (la pulsione principale, il desiderio sessuale) è riversata sull’oggetto amato lasciando invece il soggetto in uno stato di totale smarrimento;

  • La sessualità è invece definibile come l’atto che punta al piacere, all’azzeramento di quello stato di tensione che costantemente abita nel corpo di ogni soggetto.

    Potremmo dire che la sessualità è il nodo che unisce per Freud questa triade.

La psicologia del desiderio

Desiderare, come abbiamo accennato, è la spinta che muove i passi dell’uomo nel mondo.

Se non c’è desiderio non c’è spinta alla vita.

Freud chiama questa spinta eros in virtù proprio della divinità greca dell’amore.

Che lo psicoanalista austriaco avesse già ben in mente che il desiderio e l’amore fossero in qualche modo sovrapponibili?

Non ci sarebbe da meravigliarsi.

Ma cos’è che l’uomo desidera?

Cos’è che diventa desiderabile?

Nient’altro che ciò che gli manca, la sua mancanza per l’appunto.

E cosa è definibile come mancante?

Qualcosa che prima c’era e poi, per qualche motivo, non c’è stato più.

Anche qui se ci fermiamo a riflettere non è possibile pensare di avere la mancanza di ciò che non si è mai posseduto, di qualcosa di cui non si è mai fatto esperienza.

Il bambino, nei primi anni di vita, occupa il posto dell’oggetto del desiderio materno, di colui che completa la mancanza della madre.

Questo grande tesoro, che in un secondo tempo viene inevitabilmente meno, rimane iscritto nel suo inconscio ed ecco che si tramuterà in un vero e proprio desiderio.

La ricerca di un uomo od una donna da amare e da cui farsi amare è la traccia nascosta che muove la psicologia del desiderio umano.

La comunicazione e l’intimità sessuale

Frequentemente le persone si rivolgono ad uno psicologo per motivi che riguardano la propria sessualità: dall’individuazione sessuale alla sua più intima espressione. Jacques Lacan, in una delle sue più enigmatiche riflessioni dice che ‘’non esiste rapporto sessuale’’.

Cosa si intende con questa apparentemente assurda espressione?

L’inesistenza del rapporto sessuale implica che non c’è rapporto del godimento tra due soggetti.

Si gode da soli e non si può attingere a quello dell’altro sebbene è ovviamente coinvolto nel nostro e noi nel suo; ciò implica, a questo punto, che nasca una questione con il godimento sessuale non indifferente che possiamo trasformare in una domanda: come posso avvicinarmi quanto più possibile a ciò che desidero nell’atto sessuale?

La comunicazione in questo contesto è estremamente importante.

Molte coppie fanno difficoltà a parlare della propria sessualità, delle proprie necessità o del modo in cui si vorrebbe stare con il proprio partner e questo accade per un eccessivo senso di vergogna.

Non si riesce cioè ad aprirsi e a comunicare efficacemente con l’altro alimentando così il circolo vizioso dell’insoddisfazione sessuale che porta, come nella maggior parte dei casi, ad incrinare la relazione.

Varcare la soglia della vergogna e sentirsi liberi con il partner di mettersi a nudo nella propria soggettività garantisce una vita sessuale densa di complicità e vitalità.

Sfide e problemi del desiderio sessuale

Foto di Liza Summer da Pexels

L’assenza della comunicazione non è l’unico problema della sfera sessuale ovviamente.

Ne esistono anche altri che riguardano il soggetto e sono il risultato di una serie di conflitti inconsci che emergono come veri e propri sintomi.

Tali sintomi, che non hanno nulla a che fare con l’organico del corpo, esprimono un disagio avente come origine proprio il rapporto del soggetto con l’incontro primordiale con la sessualità.

Tra questi possiamo citarne i più frequenti:

  • Eiaculazione precoce o ritardata;

  • Vaginismo e dispareunia;

  • Disturbo da avversione sessuale;

  • Disfunzione erettile.

La psicoanalisi di Freud ha da sempre posto l’accento sulla sessualità riscontrando in essa l’origine di quasi tutti i fenomeni perturbanti che ostacolano il quieto vivere del soggetto.

La manifestazione di un disturbo della sfera sessuale diventa quindi un oggetto di indagine molto importante per capire al meglio l’origine del malessere del soggetto che ne soffre.

La terapia psicologica, qualora tali disturbi non abbiano un riscontro di tipo medico, è assolutamente efficace per la loro risoluzione.

Nel nostro team abbiamo numerosi esperti che quotidianamente aiutano le persone a risolvere i conflitti con la propria sessualità ed il loro unico modo di viverla.

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