Narcisismo: significato, manifestazioni e sintomi
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Prendendo spunto dalla mitologia greca, alcuni esperti della psicoanalisi cominciarono a utilizzare il termine “narcisista” per descrivere una condizione patologica caratterizzata da un eccessivo interesse verso il proprio sé.
Oggi il Narcisismo è un tratto di personalità collocato su un continuum che va dal sano al patologico, al cui estremo troviamo il disturbo narcisistico di personalità.
Cosa si intende per Narcisismo
Pertanto il narcisismo non è obbligatoriamente una condizione negativa, è piuttosto un insieme di caratteristiche che, assieme ad altri fattori psicologici, ambientali e sociali può trasformarsi in un vero e proprio disturbo.
Una raccolta, non esaustiva, di elementi comuni tra le personalità narcisiste potrebbe essere la seguente:
Elevata autostima
Sicurezza di sé
Consapevolezza delle proprie capacità e successi
Capacità di Leadership
Capacità di costruire relazioni significative
Empatia e riconoscimento dei bisogni dell’altro
Regolazione adeguata delle proprie emozioni
Da questo elenco si può notare quanto fuorvianti possano essere alcuni stereotipi legati a questa condizione.
Il narcisista non patologico è dunque un individuo capace di un equilibrio tra amore verso sé stessi e amore verso gli altri.
Narcisismo, quando è patologico
Quando questo equilibrio viene a mancare, l’individuo entra in lotta continua tra l’amore e la preservazione di sé stessi e la consapevolezza del bisogno dell’altro.
Nel Narcisismo patologico osserviamo soggetti che non sono in grado di mantenere un’immagine stabile del proprio sé e del proprio valore, mostrando rigidità e incapacità di autoregolazione emotiva e, di conseguenza, interpersonale.
L’obiettivo primario del narcisista patologico è la ricerca costante di soddisfazione e gratificazione, indipendentemente dalle modalità, dai contesti o dai danni collaterali.
Pertanto risulta chiaro come questi soggetti siano fortemente motivati a raggiungere i propri obiettivi a discapito di altre persone, qualora queste siano considerate un ostacolo al proprio successo.
Trovano così una diretta spiegazione le caratteristiche tipiche degli atteggiamenti narcisistici, manifeste soprattutto nell’ambito delle relazioni interpersonali: potere, prevaricazione, aggressività, mancanza di rispetto di diritti e bisogni altrui, assenza di empatia e di reale interesse verso gli altri.
Sintomi del narcisismo patologico
Se parliamo di sintomatologia dobbiamo riferirci al DSM 5, nel quale il disturbo viene associato ai seguenti aspetti:
immagine grandiosa di sé
fantasie di successi, influenza, potere, intelligenza, bellezza, o amore perfetto
deficit di empatia
tendenza a sfruttare gli altri per raggiungere i propri scopi
senso di sé instabile e fragile
eccessiva sensibilità e vulnerabilità nella sfera relazionale
invidia, che si manifesta sia nei confronti degli altri, sia nella convinzione di riceverla
arroganza
rabbia e desiderio di vendetta per le presunte ingiustizie subite.
Tuttavia gli stessi autori del DSM 5 si sono impegnati nell’approfondire la complessità di questo disturbo, evitando di ridurla a un mero elenco di sintomi.
Occorre pertanto sottolineare che dietro a questa sintomatologia si nasconde una ferita narcisistica che rivela un sé estremamente fragile e alla costante ricerca di conferme, che oscilla tra un senso di grandiosità e un senso di enorme vuoto.
Alla luce di quanto detto vogliamo ricordare tre punti fondamentali:
I disturbi non si manifestano in egual modo nei soggetti
Non è necessaria la presenza di tutti i sintomi per avere un disturbo
Possedere dei tratti narcisisti non costituisce una patologia se nell’insieme il funzionamento della persona non è compromesso in modo grave
Narcisista overt e covert
Se avete sentito parlare di Narcisismo benigno e maligno, merita presentare la differenza tra Narcisismo overt e covert.
Il narcisista covert è inibito, vulnerabile, ipersensibile alle critiche, ha paura del rifiuto, prova spesso vergogna e imbarazzo e sente un’enorme distanza tra sé e gli altri.
A questo tuttavia va aggiunto l’atteggiamento di sfruttamento e manipolazione nei confronti degli altri, l’assenza di empatia, una certa quota di aggressività (seppur generalmente inferiore rispetto al narcisista overt) e la presenza di fantasie grandiose.
Il narcisista overt invece appare tipicamente superiore, autosufficiente, dominante, euforico, trionfante, freddo, distaccato. Sente di non appartenere al resto dell’umanità o di far parte di una cerchia superiore.
Il narcisista overt appare dunque sicuro, egocentrico, esibizionista, mentre quello covert appare insicuro, ansioso, sensibile.
È chiaro quale tra i due venga stereotipicamente associato al termine “maligno”. Tuttavia, come abbiamo già menzionato in precedenza, non c’è niente di maligno o malvagio in questi soggetti, questa è una differenziazione che si basa sulla diversa manifestazione dell’atteggiamento narcisista.
Come stare meglio
Dietro alla grandiosità tipica di questi soggetti si nasconde un grande senso di vulnerabilità che può far emergere vissuti di vergogna e di umiliazione, un’ipersensibilità al giudizio degli altri, un evitamento di situazioni che possono portare a critiche e rifiuti.
Pertanto è importante ricordare che il disturbo narcisistico di personalità è prima di tutto un disturbo psicopatologico che, come tutti gli altri disturbi, provoca sofferenza e malessere nell’individuo e limita il suo funzionamento sano.
Alla domanda “come fare per stare meglio” rispondiamo con una parola: Psicoterapia.
La scelta dell’approccio più adatto tuttavia non può essere esclusivamente basata su evidenze scientifiche, ma deve essere accompagnata da una valutazione preliminare del soggetto e dei suoi bisogni, attraverso l’aiuto di un professionista.
Se pensi di star soffrendo di questo disturbo, o di attraversare un periodo di malessere legato a questi sintomi, premi il pulsante qua sotto e mettiti in contatto con il nostro team!