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Ansia del Tempo: cos’è e come gestirla 

Foto di Mike da Pexels

L'ansia temporale, ovvero la paura di non avere abbastanza tempo per compiere le attività quotidiane o raggiungere determinati obiettivi, è una condizione psicologica sempre più diffusa nella nostra società accelerata.

Come si manifesta

L’ansia del tempo si manifesta come preoccupazione eccessiva per il tempo, la sua gestione o la percezione della sua scarsità.

Le persone che sostengono di avere ansia temporale riportano una percezione distorta delle risorse temporali a disposizione che causa stress, frustrazione e senso di impotenza.

L'ansia temporale può manifestarsi in vari modi, coinvolgendo aspetti cognitivi, emotivi e comportamentali:

Da dove nasce l’ansia del tempo

Le cause di questa forma di ansia sono complesse e multifattoriali, radicate sia in esperienze individuali che in influenze culturali e sociali.

Una delle principali cause psicologiche dell'ansia temporale è la distorsione della percezione del tempo.

Sebbene il tempo abbia una dimensione oggettiva e misurabile, la sua percezione psicologica è soggetta a influenze cognitive ed emotive.

Questo diventa evidente quando si considera come il tempo sembri scorrere più velocemente quando siamo sereni e più lentamente quando ci sentiamo stressati.

Anche il perfezionismo e la paura del fallimento giocano un ruolo cruciale nell'insorgenza dell'ansia temporale.

Le persone perfezioniste tendono a fissare standard molto elevati per se stesse e a credere che non sia mai abbastanza ciò che riescono a fare, trasformando il tempo che scorre in un elemento di costante preoccupazione.

Inoltre, l'ansia del tempo è fortemente influenzata dai fattori socioculturali. La società moderna, con la sua enfasi sulla produttività, l'efficienza e la velocità, alimenta la pressione legata al tempo, premiando l'idea del "più fai in meno tempo, meglio è".

La cultura del multitasking e l’ iper-connessione contribuiscono ulteriormente alla percezione del tempo come risorsa che non deve essere “sprecata”, aumentando la paura di non riuscire a fare abbastanza.

Confronto sociale: quando il tempo diventa competizione

Vedere il tempo come una risorsa limitata porta di conseguenza altre forme d’ansia, come la procrastinazione e l’ansia da prestazione, che emergono principalmente nei contesti sociali.

Mentre spesso viene vista come una scelta volontaria di rinviare un compito (o banalmente pigrizia), la procrastinazione è in realtà un meccanismo di coping per l'ansia legata al tempo: quando una persona percepisce un compito come troppo difficile o opprimente, può scegliere inconsciamente di rimandarlo, sperando che la pressione temporale si riduca.

Tuttavia, questa strategia porta generalmente a un accumulo di stress, poiché il tempo a disposizione diminuisce ulteriormente.

Un altro aspetto dell’ansia del tempo è l’ansia da prestazione.

Quando il tempo diventa una risorsa percepita come insufficiente, cresce la paura di non riuscire a completare un compito entro i limiti temporali o di non fare abbastanza in un tempo prestabilito (o limitato).

Questo fenomeno si collega alla dimensione sociale dell’ansia temporale: in una società che promuove la massima produttività nel minor tempo possibile, il confronto e la competizione con l’altro diventano una conseguenza inevitabile.

Questo continuo paragone genera ansia e frustrazione, alimentando l’autocritica e il giudizio negativo, che a loro volta incrementano il livello di stress.

Le persone non si preoccupano solo di "fare abbastanza", ma si confrontano anche con gli altri, cercando di essere più produttive, più efficienti e di raggiungere risultati migliori in tempi più brevi.

Le piattaforme social, i media e le norme culturali amplificano questa tendenza, promuovendo l'idea che il tempo debba essere ottimizzato al massimo e che ogni momento debba essere utilizzato per essere più produttivi, più efficienti o più di successo.

Questo alimenta un confronto continuo, dove il tempo diventa un indicatore di valore e di successo.

Di fatto è sempre più comune vedere sui social media persone che hanno successo già in tenera età o osservare altri che sono riusciti in qualcosa prima di noi, aumentando il confronto e la sensazione di insoddisfazione personale.

Come gestire l’ansia del tempo

Nonostante l’ansia del tempo stia diventando un fenomeno sempre più comune, è possibile adottare strategie psicologiche ed emotive per gestirla e imparare a vivere nel qui e ora, godendo dei momenti presenti senza essere travolti dalla pressione del tempo.

Ecco alcune delle principali tecniche per affrontare l’ansia temporale.

  • Praticare la Mindfulness: è una delle tecniche più efficaci per gestire l'ansia temporale, in quanto aiuta a spostare il focus dal futuro al presente. La mindfulness si basa sull'idea di essere pienamente presenti in ogni momento, senza giudizio. Questo approccio riduce l’ansia, poiché permette di interrompere il flusso di pensieri negativi e di focalizzarsi sulle sensazioni, emozioni e percezioni del momento.

  • Ristrutturare il Pensiero: La ristrutturazione cognitiva è una tecnica della Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) che aiuta a riconoscere e modificare i pensieri disfunzionali e le distorsioni cognitive, interrompendo il circolo vizioso che genera stress.

  • Gestire il Tempo con Consapevolezza: La gestione consapevole del tempo è essenziale per ridurre questa ansia. Non si tratta di fare di più, ma di fare meglio e in modo più equilibrato.

  • Combattere il Perfezionismo: Imparare a lasciare andare l'idea della perfezione e accettare che "fatto è meglio di perfetto" è un passo importante verso una gestione più serena del tempo.

  • Prendersi Cura del Corpo e della Mente: Il corpo e la mente sono strettamente connessi, quindi prendersi cura di sé stessi è fondamentale per ridurre lo stress (ad es. curare il sonno, l’alimentazione e l’attività fisica).

  • Praticare l'Accettazione e il Distacco dal Controllo: Una delle ragioni principali per cui molte persone vivono con l'ansia temporale è il tentativo di controllare ogni aspetto della propria vita. Imparare ad accettare l'incertezza e a fare affidamento su un approccio più elastico alla vita può ridurre significativamente l'ansia.

Gestire l’ansia temporale, dunque, richiede un cambiamento profondo nel modo in cui percepiamo e viviamo il tempo. Per questo è importante rivolgersi a un professionista quando si sente il bisogno di gestire l’ansia e migliorare la propria vita. Premi il bottone qui sotto se pensi che l’ansia del tempo ti stia condizionando la vita!